Empowerment Donne Yazide

Beneficiarie: donne Yazide sopravvissute alla schiavitu’ dell’ISIS e residenti nei campi profughi UNHCR

Inizio progetto: 2022

Sede progetto: Duhok, Kurdistan Iracheno

Partner locale: JINDA ORGANIZATION https://jinda-organization.com/

“Jinda”, dal Kurdo: “ridare vita”.

L’Ong è stata costituita come reazione all’attacco di Daesh alla popolazione Yazida nel 2014, con lo specifico obiettivo di dare una “risposta a lungo termine ai travolgenti bisogni delle donne e ragazze sopravvissute alla schiavitù dell’ISIS”. Durante il 2021 Jinda ha dato supporto a 106.977 IDPs, oltre a 6.000 rifugiati siriani ed a 1.244 beneficiari indiretti facenti parte delle comunità locali.

Altre partnership significative: la collaborazione con Jinda deriva dall’intermediazione dell’Ong partner Crosspoint Europe https://crosspointeurope.org/ , da anni attiva nel Kurdistan Iracheno.

IL GENOCIDIO DELLA MINORANZA YAZIDA

Duhok (Iraq del Nord, dal 2005 riconosciuto come Regione federale del Kurdistan) è un crocevia strategico a maggioranza curda musulmana con un’importante storia di tensioni geo-politiche, che accoglie la minoranza religiosa Yazida, conosciuta per una lunga storia di persecuzioni: fonti interne alla comunità riportano il drammatico elenco di 73 genocidi subiti. Limitandoci alla storia recente, dopo il tentativo di arabizzazione forzata di massa di Saddam Hussein, la popolazione Yazida è protagonista del violento tentativo dello Stato Islamico di omogeneizzazione religiosa di tutte le minoranze. Nel 2014, dopo due mesi dall’insediamento del Califfato e nonostante la strenua resistenza dell’intera popolazione curda, gli uomini di Al-Baghdadi hanno assediato la cittadina di Sinjar, sede principale della minoranza Yazida, attuando una drammatica pulizia etnica: migliaia di esecuzioni, distruzione dei luoghi di culto e la cattura di più di 6.000 prigionieri, tra cui numerosissime le donne ed i bambini. Mentre questi ultimi sono stati sottoposti a una rieducazione forzata all’estremismo islamico, Da‘esh ha fatto delle donne e ragazze yazide sopra i nove anni schiave sessuali per i propri combattenti. Come testimonia nel suo libro una delle sopravvissute, il premio Nobel Nadja Murad, 7’000 donne Yazide sono state rapite, vendute e rivendute come schiave sessuali dai miliziani dello stato islamico. Il 4 febbraio 2016 l’UE riconosce a tutti gli effetti il crimine di genocidio perpetrato dai miliziani dell’Isis. Ad oggi gran parte della comunità sopravvissuta è nei campi profughi e dintorni, situati nell’area del Kurdistan Iracheno in situazioni di sempre crescente sovraffollamento e precarietà.

PROGETTO 2022 – WE SALON – Women Empowerment Salon

WE Salon ha promosso un senso di “ricostruzione” passando attraverso l’estetica: n.30 donne sono state formate in “ricostruzione e decorazione professionale unghie”, ognuna di loro è stata dotata di un kit completo per la pratica della professione e, grazie ad ottimi risultati di fundraising e ad una efficace conduzione di progetto, è stato possibile aprire ben 2 Salon dedicati e gestiti da beneficiarie selezionate. Il progetto è stato sostenuto dal Cantone grazie alla partecipazione a Bandi Fosit oltre che da alcuni generosi contributi locali, sia pubblici che privati, il cui contributo ha di fatto permesso l’apertura di due Salon anziché uno. Ad oggi, 6 beneficiarie sono impiegate nei Salon mentre le altre praticano la professione presso altri negozi o privati, guadagnando in media circa 200 $ al mese.

PROGETTO 2023 – WE FIXit – Women Empowerment Mobile Fixing

Il progetto propone un nuovo paradigma culturale-commerciale, volto a proiettare la donna Yazida verso una fetta di mercato in espansione e per nulla satura, vicina ai bisogni ed alle inclinazioni culturali di riferimento, oltre che possibile con una strumentazione di facile gestione e manutenzione. Inoltre, l’avvicinamento alla telefonia mobile della donna Yazida residente nei campi UNHCR diventa fonte vitale di inclusione sociale. Concretamente, il progetto propone formazione, distribuzione di kit per praticare la professione indipendentemente, apertura di uno Shop dedicato.


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